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Autore Leaving Las Vegas
placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 29-06-2002 16:53  
Via da Las Vegas (Leaving Las Vegas)

Un film di 7 anni fa, anonimo per la stragrande maggioranza degli spettatori cinematografici che in questi giorni brillano di luce propria esaltandosi di fronte ai vari "Spider man", "Il signore degli anelli".. fino ad arrivare a "Scooby Doo".
Per qualche crepuscolare (seppur giovane) spettatore.. può essere interessante stare a sentire un altro crepuscolare (seppur giovane) spettatore.. che parla un pò del proprio film preferito, durante un piovoso sabato pomeriggio.
Il film in questione ha fondamentalmente un primo punto di forza, d'interesse.. nel cast. Quei pochissimi che oggi vanno a ripescare per la prima volta "leaving Las Vegas" senza mai averlo visto, lo fanno soprattutto per la curiosità di vedere come Nicolas Cage si è guadagnato un Oscar. Lui, che è quasi all'unanimità accusato di inespressività da pubblico e critica. Oltretutto molti si stupiscono di fronte al numero di riconoscimenti ricevuti dall'attore per questa interpretazione, soprattutto perchè sono stati tutti sfilati al Mel Gibson di Braveheart.
Parliamo del 1995 quindi. Un anno che vede il maestoso "Braveheart" regnare, nel cuore di critica e pubblico (giustamente, aggiungo io).
In quell'anno però.. ha visto la luce un piccolo film, girato con mezzi precari.. scritto in 5 giorni.. pensate.. una sceneggiatura scritta in 5 giorni.. da un uomo che per lo stesso film firma anche la regia e la colonna sonora.

L'impatto con il soggetto è prevalementemente ostile. Non siamo di fronte ad "American Pie", è chiaro da subito.
La vicenda ha due protagonisti che durante il film si congiungono.
Ben (interpretato da Nicolas Cage), uno sceneggiatore alcolizzato.
Sera (non SAra, ma Sera, interprata da Elisabeth Shue), una prostituta.
Ben, licenziato, decide di dare un taglio definitivo alla propria vita già distrutta.
Come? Bevendo fino a morire.
Questo pretesto ai limiti del comico lo porta ad intraprendere il viaggio verso la capitale dell'azzardo, Las Vegas. La capitale del lusso artificiale e delle insegne luminose. La capitale, come dicevo prima, del gioco d'azzardo. Il più grande parco giochi urbano della terra, il paese dei balocchi di Pinocchio, il paese delle meraviglie di Alice. Che Ben affronta con consapevolezza, senza ambizioni, se non quella, già detta, di bere fino a morire.
Nella cornice di una città del genere però, sono molto più numerose del previsto le persone "ai limiti della società".
Come Sera ad esempio, prostituta finita a Las Vegas fuggendo dal proprio "protettore" (interpretato da Julian Sands). Sera fugge da prostituta, viene ritrovata da prostituta ed anche quando Yuri (il protettore) verrà assassinato.. lei rimarrà prostituta. Ingenua forse, ma ricca di esperienza.
L'incontro fra Ben e Sera non porta ad un prevedibile quanto doloroso tentativo di riscalare la montagna della vita. Il loro sarà un accordo. Ciascuno rispetta la vita dell'altro, l'irrazionalità dell'altro, senza cercare di cambiare nulla.
Entrambi egoisti forse, entrambi irriverenti, soprattutto con se stessi.
Due angeli caduti, un tempo forse candidi, ma ciò che preme sottolineare adesso è che nel presente non conta più nulla. Fra le vertigini alcoliche di Ben (memorabile la frase "Non ricordo più se ho iniziato a bere perché mia moglie mi ha lasciato o se mia moglie mi ha lasciato perché ho cominciato a bere") e i dettagli più volgari delle esperienze di Sera, c'è l'incontro di due solitudini, in parte volontarie, ma mai autocommiseratrici. E forse nemmeno commiserabili.

Mi ricordo una delle tantissime critiche a questo film, quella di Piera Detassis in particolare, in quanto lei è la direttrice della rivista cinematografica più famosa in Italia, CIAK. Secondo lei il film è troppo galleggiante, nel senso che non va mai a fondo alle questioni. Bhà.. dico io.. dobbiamo essere accompagnati a fondo a cosa? Dobbiamo cadere nella retorica dei brani di dialogo già sentiti?
"Leaving Las Vegas" è senza dubbio un simbolo cupo di fronte all'ottimismo che generalmente uno spettatore cerca nel cinema.
In "Leaving Las Vegas" non c'è redenzione, non c'è pietà. Il tutto in un clima allucinato (negli occhi di Ben) e disilluso (negli occhi di Sera).
Come ho scritto poco fa, non c'è nemmeno la redenzione finale, spesso presente nelle pellicole a sfondo sociale.
Il finale è ciò che Ben premedita dall'inizio: la morte, con una bottiglia in mano. Facendo sesso per la prima volta con Sera. Degradante. Amarissimo. Sconsolato.

Ciò che porta all'autodistruzione.. alla consapevolezza di essa.. alla volontà (egoistica) di non voler cambiare nulla nel mondo..
Il pensiero di morire come si vuole.. in una vita che non ti ha concesso nulla. Quando il libero arbitrio è andato a farsi fottere e ci si ritrova in balia degli eventi, di ingenui errori passati.. una sorta di "fatemi finire come cazzo voglio io".. per una volta almeno.. sarò io a decidere qualcosa.

Anche la messa in scena è crepuscolare. Il regista Mike Figgis, si diceva prima, è anche l'autore delle musiche. Le immagini alla deriva vengono mescolate al jazz. Il vero motore del film sono senza dubbio però i due interpreti protagonisti. Nicolas Cage ma soprattutto Elisabeth Shue. Pensare alla prostituta interpretata da Julia Roberts in "Pretty Woman" e poi confrontarla con Sera.. bhè.. non si può. E' come paragonare "Austin Powers" con "Seven".. non è giusto nemmeno farlo. Scusate..

Si parlava di regia.. allora.. ovviamente consono l'uso dei rallenty, delle accelerazioni, delle inquadrature oblique, il tutto per rendere suggestivi gli attimi allucinati di Ben..poi.. come supporto c'è anche un'ottima fotografia, giustamente sporca, che riflette le luci consumate dei vialoni di Las Vegas, le penombre polverose, le sofferenze palpabili nell'aria e il nichilismo sconsolato dei personaggi secondari.. tra l'altro sono molte le apparizioni "di cortesia", cioè Valeria Golino, Lou Rawls e Bob Rafelson (se li conoscete)..

Ah, una nota: il film è tratto da un libro di John O'Brien. Il titolo del libro è omonimo al film ed è un'autobiografia. E' morto due settimane dopo aver firmato il contratto per l'adattamento cinematografico al regista Mike Figgis.

Ci si potrebbe addentrare anche nel significato dei vari regali tra protagonisti.. che seguono comunque l'ombra che ricopre tutto il film. Mi riferisco alla bottiglietta del whisky in metallo.. notate lo sguardo di Ben.. oppure, ancor più amara.. la sequenza degli orecchini.. con quel sorriso spento di Sera di fronte alle parole ciniche e disincantate di Ben.

parlando di sequenze.. truce quella dello stupro.. non serve rimarcarla a parole..

Truce forse come tutto il film.. poco più di un'ora e mezza..

..ad effetto la frase sul retro del DVD.. "Las Vegas, città dai sogni miliardari e dai bruschi risvegli".. mi sembra lo specchio della vita..

..quante altre riflessioni? Tante, per chi ama un film, ovvio (l'ho detto in un altro topic qualch giorno fa, quello di "Dal tramonto all'alba" mi pare). Si possono creare molte frasi ad effetto, me ne viene in mente un altroa, riflettendo sui personaggi, protagonisti e non, del film: Ci sono persone che meritano tutto il nostro rispetto, altre invece se lo devono guadagnare. Le riconosceremo mai?

A poco serve tutto questo monologo, nemmeno tanto a spiegare il perchè un film diventa il proprio film preferito.. difficilmente c'è una ragione precisa.. comunque "mi andava" di parlarne un pò..

..lo scopo di tutto questo forse è solo uno: trovare una persona a cui sia piaciuto (quasi) come a me.

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StellaCome

Reg.: 17 Ott 2001
Messaggi: 2755
Da: Figline Vald'arno (FI)
Inviato: 29-06-2002 17:00  
Purtroppo questo film non l'ho mai visto Nella videoteca dove vado, il Dvd in noleggio non c'è!!!
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Now we are free.

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 29-06-2002 17:14  
quote:
In data 2002-06-29 17:00, StellaCome scrive:
Purtroppo questo film non l'ho mai visto Nella videoteca dove vado, il Dvd in noleggio non c'è!!!




E' un film poco noto e poco amato.
Esattamente come me!

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lagioia

Reg.: 27 Mar 2002
Messaggi: 118
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 29-06-2002 17:27  
quote:
In data 2002-06-29 17:14, placid scrive:
E' un film poco noto e poco amato.
Esattamente come me!



Bugiardoo!!

Però è vero che il film è poco noto ma come dicevi tu sono passati tanti anni e nel 1995 Braveheart ha calamizzato l'attenzione.
Sono due film con ambizioni diverissime.
Ritengo "via da las vegas" un film meraviglioso (nella mia classifica generale è anche migliore di "braveheart" perchè è più attuale e più profondo) ma da vedere una volta nella vita. Troppo triste per essere rivisto

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 29-06-2002 17:36  
Concordo.. ma non voglio creare paragoni tra le due pellicole. Hanno solo una cosa in comune: l'anno di appartenenza.
Per il resto.. un film è storico l'altro è sociale.. uno è un kolossal l'altro è una piccola produzione.. uno è tecnicamente maestoso l'altro è "sporco".. anche il pubblico al quale sono diretti è diverso.
Ed è naturale che "Braveheart" abbia riscosso quel successo.

"Leaving Las Vegas" è un fenomeno stile "Boys don't cry" o "American History X". Pellicole che devi andare a pescare nei cineforum.. perchè le multisale ed i cinema rinominati non li passano nemmeno.. ed il grande pubblico non è portato per i loro temi..

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 30-06-2002 05:01  
L'ho visto una volta sola qualche anno fa e mi ha impressionato parecchio..in senso positivo intendo.
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Profundis - L'anima nera della rete

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Clarice
ex "garlar"


Reg.: 10 Apr 2001
Messaggi: 1232
Da: Bellaria Igea Marina (RN)
Inviato: 30-06-2002 10:46  
Non metto in dubbio la validita del film, che ritengo uno dei migliori che abbia mai visto, ma mi ha turbata profondamente...
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Guarda bene, fratellino...guarda bene... (Arancia Meccanica).

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 01-07-2002 21:18  
Ottima la recenzione/riflessione di Placid x un film veramente bello, sconcertante, amaro che ti preende alla bocca dello stomaco, l'ho visto mi è piaciuto, e rileggendo questo post mi è venuta voglia di rivederlo.
Ne consiglio la visione a tutti!

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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-03-2003 12:25  
Ci sono alcuni film che lasciano un sapore acre sulla lingua. E' un sapore che striscia lungo il palato e quando giunge giù nello stomaco brucia.
Ma è un sapore che nonostante la sensazione spiacevole che ti lascia, non riesci a fare a meno di riassaggiarlo quando se ne presenta l'occasione. Ecco perchè ho acquistato il dvd di "Via da Las Vegas". Ecco perchè non riesco a fare meno di abbacinarmi gli occhi con la fotografia aggressiva della città dei balocchi.
Ecco perchè rimango ad assitere fino alla fine del percoso di autodistruzione di Nicolas Cage e non cambio canale quando la straordinaria ELizabeth (Dio, quanto è bella)Shue subisce la violenza nell'abergo.
Mike Figgis coglie quel microcosmo, che è dentro in ogni uomo, votato alla distruzione di sè. Quella particella di inconscio che ci fa muorire di alcol, ma anche di droga o di macchine veloci, che ci fa distruggere popolazioni, che ci fa costruire bombe. Quella briciola cromosomica a causa della quale ancora oggi qualcuno è pronto a scatenare una tempesta nel deserto.
Nonostante sia uno dei film meno conciliatori che esistono, non riesco afre a meno di ascoltare il tintinnio delle bottiglie chiuse nella valigia di Cage che vaga, via da Las Vegas.
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tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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mengo13

Reg.: 07 Mag 2002
Messaggi: 978
Da: svizzara (es)
Inviato: 12-03-2003 12:34  
...dove recita CAGE brillera' SEMPRE la luce...in questo poi....ABBAGLIA....e piovvero oscar....

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.."Sto pensando a cosa pensava Caster quando ha spedito i suoi uomini al macello..."
..."Caster era un codardo...Lei no!"

[ Questo messaggio è stato modificato da: mengo13 il 12-03-2003 alle 12:43 ]

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-03-2003 12:38  
Quello tra Ben e Sara è un contratto naturale.
Il film mostra ciò che esiste, mostra l'andamento fatidico di un individuo come tanti. L'impatto emotivo è straordinariamente notevole. L'alcolismo visto nella dimensione più pessimistica e autoditruttiva.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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follettina

Reg.: 21 Mar 2004
Messaggi: 18413
Da: pineto (TE)
Inviato: 27-05-2005 00:45  
non credevo che era così.....triste
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zerocool


Reg.: 02 Gen 2004
Messaggi: 54
Da: genova (GE)
Inviato: 21-08-2005 23:27  
gran bel filmetto!
certo che starà ancora rosicando mel per aver perso la statuetta come miglior attore protagonista(il massimo riconoscimento per un attore).........
_________________
le parole non sono altro che briciole che cadono dalla tavola imbandita della mente

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 23-08-2005 17:48  
quote:
In data 2002-06-30 05:01, stilgar scrive:
L'ho visto una volta sola qualche anno fa e mi ha impressionato parecchio..in senso positivo intendo.




gia'.
a volte mi ricordava tsai ming liang
_________________
eh?

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 23-08-2005 17:52  
quote:
In data 2002-06-30 05:01, stilgar scrive:
L'ho visto una volta sola qualche anno fa e mi ha impressionato parecchio..in senso positivo intendo.




Già, anche a me....
Ho visto una buona interpretazione di Nicholas Cage(anche se, a mio avviso, non meritava l'Oscar come miglior attore) ed una altrettanto buona interpretazione di Elizabeth Shue, astro nascente che si è persa per strada.


_________________
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci, e le chiacchiere dei vecchi arcigni stimiamole tutte due soldi.
I soli possono sorgere e tramontare; noi, una volta che la breve luce è tramontata, dobbiamo dormire un unica notte eterna.(Catullo)

[ Questo messaggio è stato modificato da: sgamp2003 il 23-08-2005 alle 17:56 ]

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